Stavo analizzando per una recente Diagnosi Energetica l'andamento della temperatura climatica delle ultime stagioni invernali ed estive, al fine di normalizzare i dati di consumo misurati e condivido quanto emerso in quanto mi sembra significativo e potrebbe essere utile per altri che dovessero fare il medesimo esercizio.
Avendo a disposizione i dati reali di consumo solamente dell'ultima stagione termica (inverno 2013-2014 ed estate 2014) per determinare i consumi reali della struttura, acquisita dal committente da un anno, si è reso necessario valutare l'incidenza dell'andamento della temperatura esterna in queste stagioni, al fine di tenere in considerazione l'incidenza del clima esterno e determinare i consumi energetici (in questo caso per la climatizzazione invernale ed estiva) in condizioni "medie"; questo anche in quanto era ben noto che l'ultima stagione invernale trascorsa fosse stata particolarmente mite.
Per fare ciò il parametro di riferimento è rappresentato dai cosiddetti Gradi Giorno; i Gradi Giorno non sono altro che la somma dei valori positivi, per ogni giorno della stagione considerata, della differenza tra la temperatura interna richiesta e la temperatura media giornaliera dell'aria esterna. Per la stagione invernale la temperatura interna richiesta è pari a 20°C mentre nella stagione estiva è stata fissata a 24°C.
Quindi se in un giorno invernale la temperatura media dell'aria esterna sarà pari a 15°C per quel giorno conteggerò 20°C - 15°C = 5°C; se in un altro giorno la temperatura media esterna sarà 8°C, 20°C - 8°C = 12°C; ...e così via per tutta la durata della stagione invernale troverò i Gradi Giorno.
Analogamente ma invertendo i dati (T esterna - T interna) troverò i Gradi Giorno estivi.
Questo dato altro non rappresenta che la "rigidità" della stagione; maggiore è il valore dei Gradi Giorno invernali più l'inverno analizzato sarà stato freddo; viceversa un maggior numero di Gradi Giorno estivi rappresenterà un'estate più calda.
Lascio a voi determinare il legame tra l'andamento climatico della stagione analizzata e i consumi energetici per la climatizzazione invernale ed estiva al fine di mantenere le condizioni di confort richieste, restando costanti tutti gli altri parametri.
Analizzando i dati, in questo caso per la stagione meteorologica di Villafranca di Verona, per la componente invernale ho trovato risultati in qualche modo attesi: la stagione invernale 2013-2014 è stata molto, molto, più mite della media degli ultimi 7 anni. Con un numero di Gradi Giorno di 1.908 contro i 2.353 Gradi Giorno medi delle ultime 7 stagioni, si evidenzia una riduzione di quasi il 20%.
Più sorprendente, almeno per me, l'andamento dei Gradi Giorno estivi, per i quali nell'estate 2014 si sono misurati solamente 52 Gradi Giorno contro una media delle ultime 7 estati di 158 (con un picco nell'estate 2012 di 284 Gradi Giorno estivi); ciò significa un clima più fresco del 67% rispetto alla media.
Attenzione quindi ai falsi entusiasmi per grandi risultati di risparmio energetico ottenuti nell'ultimo anno a seguito di interventi di efficientamento eseguiti;
ed ancora più attenti ove dobbiate prendere, come nel mio caso, per "Baseline" di riferimento i dati di consumo reale di un solo anno (l'unico disponibile) per poi verificare gli effettivi risparmi che una misura di efficienza energetica porterà: se non evidenziate (molto bene) al committente la necessità di normalizzare i consumi secondo l'andamento climatico, risultati di risparmio del 20% sul fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, e di oltre il 50% sulla climatizzazione estiva, potrebbero essere vanificati da una stagione "normale" se non si pone attenzione proprio nella "normalizzazione" dei dati misurati...
e per fortuna che non ci sono più le mezze stagioni, a leggere questi dati sembra che nell'ultimo anno ci siano state esclusivamente mezze stagioni, e la tendenza sembra continuare...
Ciao Luca,
RispondiEliminacapito qui per puro caso (anche se credo che Google abbia dato una mano :-), e per caso scopro che eravamo presenti allo stesso corso per Energy Manager del 2010...
Poi con ulteriore grande piacere scopro che probabilmente hai la risposta a una domanda che mi faccio da tempo: qual'è il livello di diffusione territoriale della raccolta di GG reali?
Ogni volta occorre fare ricerche con il lanternino su database diversi... Qual'è la tua esperienza in merito?
Anche perché la normalizzazione all'andamento climatico è una di quelle cose talmente di buon senso che poi nessuno ci fa più caso o la applica, e non mi sembra che ci sia un database nazionale unificato.
Grazie per il tuo sito, che trovo utile e ben fatto.
A presto
Maurizio
Buongiorno Luca,
RispondiEliminaAvrei solo un appunto da fare, se concesso. A differenza di quella invernale, nella stagione estiva il fabbisogno energetico per il raffrescamento è funzione non di uno (la temperatura), ma di una serie di parametri meteorologici. La sensazione di caldo dipende infatti anche dall’umidità relativa, dalla radiazione solare, dal vento... in caso di interesse maggiori informazioni a questo link: http://www.climateconsulting.it/images/Gradi%20giorno%20estivi.pdf