Scrivo partendo da un piccolo aneddoto che mi è capitato per arrivare ad una riflessione sulla capacità di cogliere le sfide dell'innovazione che la crisi da un lato, con la necessità di reinventarsi il proprio modo di lavorare, e le opportunità offerte dai mezzi tecnologici dall'altro ci pongono.
Su un cantiere che sto seguendo, confrontandomi su alcune lavorazioni con un abile manovale rumeno, dopo avermi insegnato alcuni dei suoi "trucchetti" per eseguire a regola d'arte alcune lavorazioni (segreti del mestiere sempre molto apprezzati) mi dice anche qual'è il suo segreto per tenersi costantemente aggiornato sulle evoluzioni delle tecnologie e relative modalità operative: fintanto che lavorava in Romania, dove sostanzialmente eseguiva tutte le opere necessarie per la realizzazione di edifici residenziali, dalle fondazioni alle finiture, era abbonato ad una rivista del settore dedicata proprio agli operatori che periodicamente forniva gli aggiornamenti sulle più recenti innovazioni in termini di prodotti e materiali e riportava le prassi da seguire per migliorare qualità e produttività delle diverse lavorazioni (e già qui faccio notare come dalla mia esperienza molti artigiani nostrani, maestri della propria professione, non trabocchino sempre di voglia di leggere ed imparare nuove tecniche diverse da quelle tradizionalmente seguite).
Arrivato in Italia, non avendo più questo strumento, mi dice che quando va a casa, dopo una bella giornata di lavoro decisamente non molto rilassante visti i ritmi lavorativi che tiene, dopo essersi occupato della famiglia, quando riesce va su internet e navigando cerca per i lavori che sta eseguendo i "trucchi del mestiere" in rete, tra siti specializzati, esperienze di altri professionisti ed appunto video dimostrativi su YouTube, ovviamente precisando che una volta trovato qualcosa che lo interessa, lo analizza e vede se e in che modo valga la pena ritoccare il proprio modo di lavorare, sperimentare quanto letto o guardato. Ora, voi potrete dire: e allora? Io da questo faccio due considerazioni: una generale ed una più personale.
Quella generale è che avendo incontrato, non molti ma alcuni, artigiani e piccoli imprenditori nostrani, non sempre sono così aperti al cambiamento da andare loro stessi a cercare, attraverso i mezzi che possono avere a disposizione, come modificare il proprio "processo produttivo", quali possibili migliorie, in termini di processo e prodotti offra il mercato, se e quanto valga la pena di "investire" (in ogni senso, sia di tempo che di forze prima che di denaro) in questa sperimentazione. Ovviamente questo non è e non può essere un discorso generale, ci sono sicuramente molti giovani e meno giovani professionisti che ricercano giornalmente, come molti rumeni che non hanno alcuna voglia di imparare nemmeno le tecniche costruttive "tradizionali" figuriamoci quelle nuove. Faccio notare come incontrare ragazzi sotto i 30-35 anni che non abbiano alcuna dimestichezza con internet, ignorando che in un momento dove il mercato del lavoro tradizionale (soprattutto per una rete di servizi artigianali, nell'edilizia ma anche nell'industria), questo potrebbe essere una strada per uscire dal vicolo cieco della ricerca di clienti nel proprio raggio ristretto d'azione, magari aggredendo zone che distano poche decine di chilometri ma che sono raggiungibili solo arrivandoci "via internet", anzichè attraverso la tradizionale rete di rapporti che rischia di richiudersi in se stessa anzichè essere una spinta alla crescita.
Da qui la seconda considerazione che mi porta a proseguire con questo sito sulla strada che ho intrapreso quando è nato, di cercare di intercettare come nel settore specifico dell'efficienza energetica, un approccio che non può che essere in continua evoluzione ed in costante aggiornamento in termini di tecnologie e servizi offerti, possa sfruttare, o meglio necessiti, di nuovi canali per giungere a clienti che probabilmente non sanno di avere un bisogno nascosto che potrebbe trasformarsi in un'opportunità altrettanto nascosta in termini di risparmio, magari però a patto di farglielo scoprire od intravedere (o meglio ancora a me piace dire "ispirarglielo") in modo intuitivo, veloce ed economico. Questa è la strada che intendo perseguire, vediamo dove porterà.
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