Puntuale come annunciato nel nostro precedente post è stato presentato il 20 Gennaio il primo Rapporto Annuale sull'Efficienza Energetica elaborato dall'Unità Tecnica per l'Efficienza Energetica di Enea con la supervisione di Rino Romani e il coordinamento di Walter Cariani che fornisce un quadro aggiornato dello stato e degli sviluppi delle politiche e delle iniziative volte ad migliorare l'Efficienza Energetica negli usi finali; il Rapporto presenta oltre 250 pagine di dati, considerazioni ed elaborazioni di grande interesse sia per una valutazione sull'efficacia delle misure fin qui adottate che per meglio orientare le politiche future volte al contenimento dei consumi energetici, augurandoci che i decisori politici, per citare Andrew Lang, non utilizzino le statistiche come un ubriaco usa i lampioni: come supporto piuttosto che come illuminazione. Prima di riportare la prefazione al Rapporto del commissario Enea, proporrò di seguito solo un paio di spunti interessanti che ho colto scorrendo il Rapporto, consigliando a tutti una lettura dello stesso o quantomeno dell'executive summary (i due documenti sono disponibili alla pagina di obiettivo efficienza energetica raggiungibile cliccando sul link del post e sono stati caricati anche nella sezione Download del sito).
Sottolineo come due punti che da sempre ritengo fondamentali nel percorso di creazione di un mercato di eccellenza a livello europeo (e mondiale) dell'Efficienza Energetica in Italia, emergano a mio parere dal Rapporto: puntare sul potenziamento e diffusione del meccanismo dei Certificati Bianchi rendendolo il più possibile fruibile dal sistema industriale e terziario attivando il sistema di fornitura di servizi energetici evoluti (i cosiddetti Energy Performance Contract) e sviluppando un know-how di vere ESCo italiane che possano attrezzarsi per esportare questo modello oltre confine; sempre nell'ottica del potenziale ruolo di leadership a livello continentale che l'Italia potrebbe ritagliarsi, dal Rapporto emerge ancora una volta come l'Italia ricopra già una posizione privilegiata sia per quanto riguarda gli indici di Efficienza Energetica che le politiche intraprese in Europa, si tratta di non vanificare questa posizione ed anzi accentuare il valore dei servizi e capacità di mettere in atto azioni ancora più mirate ed efficaci diventando un punto di riferimento nei servizi energetici avanzati.
Prima di riportare la prefazione segnalo solo come dai dati emerga un significativo divario tra le Regioni più attive nel settore e quelle meno intraprendenti; le politiche future dovranno tenerne necessariamente conto, cercando di sviluppare politiche di efficienza energetica anche nelle aree che fino ad oggi per molti fattori non sono state investite dalle politiche in questo senso e questo potrà essere fatto con strumenti intersettoriali che magari pensino a sviluppare filiere e nuovi aggregati di imprese "green" proprio laddove fino ad ora tale settore non si è ancora attivato.
Di seguito appunto l'introduzione al rapporto del Commissaiìrio dell'Enea Giovanni Lelli:
" Da quando, nei primi anni 70, ho cominciato ad
occuparmi di energia in ENEA tante cose sono cambiate e anche molto
velocemente. Le tecnologie, le norme, la cultura e la sensibilità della
politica verso i temi della produzione e del risparmio energetico hanno
percorso traiettorie inaspettate.
Posso dire, a ragion veduta, che l'efficienza
energetica ha fornito un contributo rilevante alla sicurezza energetica del
Paese. Senza i miglioramenti raggiunti dopo la prima crisi energetica, il consumo
attuale di energia sarebbe stato molto più elevato. Tuttavia, il potenziale di
miglioramento è molto più grande di quanto si pensi e va sfruttato appieno.
L'efficienza energetica è uno strumento veramente
potente ed efficace per costruire un futuro energetico sostenibile. I suoi
miglioramenti sono in grado di ridurre la necessità di investimenti nelle infrastrutture
energetiche, diminuire la dipendenza dalle importazioni di combustibili
fossili, aumentare la competitività delle imprese e migliorare il benessere dei
consumatori. Inoltre, attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra e
dell'inquinamento atmosferico locale, possono essere raggiunti notevoli
benefici ambientali.
In tal senso, risulta fondamentale il ruolo dei
governi soprattutto attraverso la predisposizione di misure di politica
energetica per la riduzione del rischio, la diffusione e la diminuzione dei
costi delle nuove tecnologie altamente efficienti, la concessione di sussidi ed
agevolazioni fiscali, la sensibilizzazione dei cittadini mediante
l’informazione e la formazione di nuove professionalità.
Il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica è
innanzitutto uno strumento di supporto all’azione dello Stato nella
predisposizione delle proprie politiche energetiche. Esso fa parte, insieme al
Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica, della ‘cassetta degli attrezzi’
definita dal Dlgs 115/08 con lo scopo di avviare un processo strutturato di
programmazione energetica in Italia in linea con le direttive europee.
Attraverso il monitoraggio e la valutazione, il
Rapporto offre un mezzo per regolare in maniera dinamica gli strumenti della
politica e per renderli più efficaci ed efficienti. Inoltre, apre uno spazio di
confronto e dialogo con i diversi attori sociali sia per valutare l’evoluzione
avvenuta in questi anni che per comprendere come andrà costruita la nuova
cultura energetica nel prossimo futuro.
Come Commissario dell’ENEA non posso che ritenermi
soddisfatto per il contributo che l’Unità Tecnica per l’Efficienza Energetica
sta fornendo a questo processo e guardo a questo lavoro con grande interesse,
soprattutto per la sua capacità di restituirci un’immagine dello sforzo di un
Paese che in questi ultimi anni ha assunto l’efficienza come una delle
componenti strutturali della propria strategia energetica.
I risultati raggiunti sono soddisfacenti, in
particolare per quanto riguarda l'obiettivo di riduzione dei consumi energetici
nazionali in linea con gli indirizzi e le politiche energetiche comunitarie.
Molto resta ancora da fare e l’ENEA, come sempre,
saprà fare la sua parte."
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