venerdì 30 dicembre 2011

Tutti uniti per l'Efficienza Energetica

Tutti uniti per l'Efficienza Energetica... sarà il clima di festa per le vacanze di fine anno ma Confindustria e le tre maggiori organizzazioni sindacali (CGIL, ebbene sì anche lei, CISL e UIL) hanno sottoscritto un avviso comune dal titolo significativo "Efficienza Energetica, opportunità di crescita per il paese", e chi poteva essere a presentarcelo se non il nostro Friendship Manager...
Il documento richiama come riferimento, il tanto apprezzato anche da me Piano Straordinario di Efficienza Energetica elaborato da Confindustria in collaborazione con Enea (disponibile nella sezione Documenti e Presentazioni nella barra a sinistra del sito) che prospetta gli importanti risultati economici, industriali, occupazionali ed ambientali raggiungibili prorogando e rendendo sostanzialmente strutturale i diversi sistemi incentivanti per interventi di Efficienza Energetica in vigore nel 2010, con orizzonte temporale al 2020.




Il comunicato congiunto parte dalla constatazione che gli obiettivi estremamente ambiziosi nella lotta ai cambiamenti climatici dell'Unione Europea avranno un impatto economico legato alle diverse politiche di sostenibilità diverso in ogni stato membro a seconda delle caratteristiche strutturali dell’approvvigionamento energetico e dell’assetto produttivo.
E se dal punto di vista della matrice energetica, il nostro paese rischia di dover sostenere dei costi relativi più alti per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità rispetto ai principali paesi europei, sia a causa del mix energetico fortemente orientato ai soli combustibili fossili, sia a causa della sempre più elevata dipendenza dall'estero, con il rischio di un forte impatto sul gap competitivo, dal punto di vista dell’assetto industriale, invece, può contare su un comparto manifatturiero significativo ed all'avanguardia nelle tecnologie efficienti ed innovative. Il ruolo strategico dell’efficienza energetica, all'interno degli obiettivi europei di sostenibilità, può quindi rappresentare per la nostra industria una reale opportunità di crescita, anche esterna, associata ad una effettiva opportunità di sviluppo occupazionale.
L'importanza per il settore manifatturiero in particolare è data dalla rilevanza che questo ha nel sistema paese, per cui la politica energetica e ambientale deve essere in grado di valutare attentamente gli effetti delle decisioni in termini di competitività del sistema industriale italiano.
La capacità di trattenere il valore degli investimenti nell'industria italiana e di favorire al massimo l'occupazione nazionale dipenderà dalle capacità del nostro tessuto industriale di rispondere alle esigenze della domanda nazionale e di sostenere la sfida tecnologica e concorrenziale da parte dei produttori internazionali.
L’industria della Green Economy italiana associata all’efficienza energetica conta oltre 400.000 aziende e oltre  3 milioni di occupati  (incluso indotto). E’ necessario saper trasformare gli obiettivi comunitari di sostenibilità (che comporteranno costi rilevanti) in investimenti strutturali per la crescita di importanti comparti del sistema industriale.
Per fare questo Confindustria e Sindacati chiedono lo sviluppo di una politica industriale fondata su tre pilastri:



  1. individuare le tecnologie prioritarie sulla base di una precisa  mappatura dei punti di forza del comparto manifatturiero italiano;
  2. predisporre un sistema di  obiettivi quantitativi ed incentivi economici strutturali per una politica dell’efficienza energetica (non approcci congiunturali, incerti che spiazzano gli investimenti e lo sviluppo tecnologico);
  3. sostenere il posizionamento strategico delle competenze tecnologiche dell’industria italiana sia rispetto alla crescente domanda europea (per effetto della politica  20-20-20)  che extra europea (Cina ed India in particolare). In modo del tutto analogo a quello che la Germania ha saputo fare nel campo delle fonti rinnovabili.
Elenchiamo di seguito alcune delle iniziative congiunte tra le parti proposte nel documento:
  • La corretta ed ampia diffusione del concetto di efficienza energetica e dei benefici che tale strumento può portare al singolo consumatore, all'impresa, al sistema industriale ed al sistema paese nel suo complesso dipende, in larga misura, da una capillare campagna di formazione ed informazione che deve necessariamente coinvolgere a tutti i livelli l’opinione pubblica: operatori economici, imprese, dipendenti, istituzioni pubbliche locali e nazionali oltre che, ovviamente, i cittadini.
  • A tal fine  un’azione sinergica Confindustria-sindacati in materia di informazione  e formazione   può garantire una sensibilizzazione a tutto tondo del mondo imprenditoriale e del mondo del lavoro , secondo un programma di azione che verrà dettagliato da uno specifico gruppo di lavoro congiunto.
  • Un altro potenziale strumento di collaborazione da sviluppare congiuntamente consiste nella definizione, all'interno degli accordi contrattuali di secondo livello di fattori premianti legati a comportamenti virtuosi in materia di efficienza energetica ed ambientale. Tenendo ovviamente conto delle peculiarità delle singole posizioni e responsabilità, potrebbero essere stabiliti ad esempio dei target specifici legati al raggiungimento di obiettivi di efficientamento energetico nell’ambito di una determinata attività.
  • Si ritiene utile attivare anche un Piano di collaborazione con il Coordinamento delle Regioni e dei Ministeri competenti per la definizione di un “Burden Sharing” con obiettivi minimi di efficienza energetica che ogni regione si impegna a raggiungere al 2020 nell’ambito delle prerogative della propria Amministrazione e degli enti territoriali di pertinenza.
Si rimanda per la lettura completa al documento scaricabile cliccando sul titolo del post e si anticipa che proprio muovendosi in questa direzione energeticorisparmio.com presenterà nei prossimi giorni sul proprio sito e lo diffonderà tra i soggetti interessati il proprio progetto Consenim (di cui è possibile trovare alcune informazioni alla pagina dedicata del sito) finalizzato proprio alla creazione di un DataBase che possa orientare e definire specifici obiettivi di efficientamento energetico legati a Key Performance Indicators definiti e costantemente monitorati per ogni settore di attività.

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