Riportiamo un commento di Oscar Giannino (dal suo blog http://www.chicago-blog.it che trovate tra i link di energetico risparmio) all'intervista rilasciata al Corriere della Sera da Giulia Maria Crespi.
Conosco abbastanza Paolo Conti del Corriere della Sera per sapere che non s’inventa certo battute dei suoi intervistati. Dunque immagino che siano fedeli, le parole riportate stamane nell’intervista al Corriere di Giulia Maria Crespi, storica intoccabile figura di riferimento dell’ambientalismo d’alta cultura italiano, fondatrice del FAI del quale resta presidente onorario, nonché presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica. Oltre che ex editrice di sinistra del Corrierone. Se sono parole fedeli, in una sola risposta c’è tutta la mia distanza siderale da quella che considero, con tutto il rispetto, una tutela ispirata alla nostalgia del sano vecchio tempo antico, quello in cui quando al popolo mancava il pane da Versailles gli si consigliavano brioches. Ecco la risposta: “No alla terza pista di Malpensa,. Sono in pericolo territori straordinari, una fonte di ossigeno e di agricoltura, paesaggi intatti e invidiati dal mondo. Tutto per una massa di voli low cost… non capisco”. Ma li capite, voi, invece, i paesaggi malpensoti che da tutto il mondo verrebbero a invidiarci? Tutto poi per un branco di miserabili senza dané che si ostinano a volare per quattro euro, pezzenti e putibondi che non sono altro… E non finisce qui.
"Hanno bloccato l terza pista a Heathrow, perché non Malpensa?" Sfugge alla gentildonna che l’aeroporto londinese ha un traffico sei volte superiore a Malpensa, e che in città vi sono altri tre aeroporti maggiori. "La Broni-Mortara? Mai, gli Asburgo – testuale, anzi, “persino gli Asburgo” – non l’avrebbero mai permessa, era una delle campagne più produttive dell’Impero". L’Impero! Capite? L’agricoltura in ritirata? Mica c’entrerà qualcosa la Politica Agricola Comunitaria, e i costi di produzione? Macché , è il cemento a decretarne la sconfitta. E Galan, il neoministro dell’Agricoltura che in piena ottemperanza delle norme comunitarie dice finalmente no – dopo la sbornia ideologica che ha accomunato sinistra e Lega – alle Regioni che annunciano unilateralmente in violazione della legge il no agli OGM? "E’ un birbone, attenta alla salute dei cittadini". E l’energia? "Mica gli ambientalisti sono il partito del no, risponde la Crespi. Ma quante pale inutili nell’eolico. Assurdo sacrificare terreni per il fotovoltaico. E le centrali a biomasse singnificano trasporti e spreco di combustibile, bisogna puntare tutto sull’autoproduzione". E magari, perché no, ripristinare anche il focatico, la sana imposta dell’assolutismo che gravava su ogni camino familiare….
La TAV invece è giustissima, dice la signora. Poichè è pressoché certo che non si farà, non costa molto dirsi a favore. E’ solo tutto ilo resto, che non va fatto. Naturalmente in nome del santo nume tutelare della battaglia contro ogni saccheggiatore del patrimonio ambientale, artistico, culturale, archeologioco e museale italiano: il professor Salvatore Settis che da 16 anni - guarda il caso, dacchè c’è quel torvo arruffiafemmine di Berlusconi in pista – annuncia privatizzazioni e cessioni del Colosseo e del Campo dei Miracoli.
Ragazzi questo non è ambientalismo. E’ pura arcadia, Jacopo Sannazzaro al posto di Bandiera Rossa, e Pietro Metastasio invece di Rouget de l’Isle. Un’intervista così finisce obbligatioriamente con una riverenza, e tutti via a ballare il minuetto nel salone degli specchi. Naturalmente senza luce elettrica, perché i re ne facevano a meno, bastavano le torce.
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