mercoledì 24 marzo 2010

Pubblicato il rapporto di Legambiente sui Comuni Rinnovabili 2010


E se fosse proprio il territorio il laboratorio di una rivoluzione energetica incentrata sulle fonti rinnovabili? A guardare quello che sta accadendo nei Comuni italiani sembrerebbe proprio di sì, sono decine di migliaia gli impianti installati negli ultimi anni – piccoli, grandi, da fonti diverse –, migliaia i progetti in corso di realizzazione, che stanno dando forma a un nuovo modello di generazione distribuita. Impianti solari fotovoltaici, solari termici, mini idro-elettrici, geotermici ad alta e bassa entalpia, da biomasse e biogas, integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore: lo scenario cambia completamente rispetto al modo tradizionale di guardare all’energia e al rapporto con il territorio.

Ed è diverso perfino dalle “vecchie” rinnovabili italiane, il grande idroelettrico e la geotermia, quelle che dalla fine del 1800 hanno accompagnato la prima industrializzazione del Paese. Eppure il dibattito pubblico sull’energia non sembra ancora aver compreso la portata di questo processo e l’importanza di guardare al territorio per capire come sviluppare le fonti rinnovabili. Per un riflesso condizionato qualsiasi ragionamento sembra non poter prescindere da un approccio centralizzato e quantitativo, fatto di MW installati per impianto.
Ma questo modo di ragionare di energia risulta inevitabilmente datato, inadeguato rispetto a un processo che apre delle strade assolutamente nuove. Se si ragiona delle attuali tecnologie rinnovabili occorre partire dalle risorse presenti nei diversi territori, guardare alla domanda di energia di case, uffici e aziende, per capire come soddisfare con le soluzioni più adatte ed efficienti utenze collegate da una rete moderna che permette di scambiare energia. Descrivere questi processi è l’obiettivo del Rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente, giunto quest’anno alla quinta edizione. I dati sono ottenuti attraverso un questionario inviato ai Comuni e incrociando le risposte con le elaborazioni e gli studi del Gse, i rapporti di Enea, Itabia, Fiper, ANEV oltre che le informazioni provenienti da Regioni, Province e aziende.
Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2010 racconta un salto impressionante nella crescita degli impianti installati nel territorio italiano. Sono 6.993 i Comuni in Italia dove è installato almeno un impianto. Erano 5.580 lo scorso anno, 3.190 nel 2008. In pratica le fonti pulite che fino a 10 anni fa interessavano con il grande idroelettrico e la geotermia le aree più interne, e comunque una porzione limitata del territorio italiano, oggi sono presenti nell’86% dei Comuni.
Ma questi processi hanno anche di interessante il fatto che sono diversi in ogni territorio – e sono descritti dalle cartine che disegnano la distribuzione in Italia delle diverse fonti - proprio perché differenti sono le potenzialità e le possibilità di valorizzazione. E’ impressionante notare come cresca la diffusione per tutte le fonti e i parametri presi in considerazione. Sono ottime notizie, che dimostrano come le energie pulite sono la migliore soluzione non solo per uscire dalle fonti fossili e salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, ma anche per rispondere alla crisi economica e per guardare con un po’ di ottimismo al futuro.

Fonte: Rapporto "Conuni Rinnovabili 2010" curato dall’Ufficio Energia e Clima di Legambiente Edoardo Zanchini (Responsabile), Katiuscia Eroe, Gabriele Nanni, Andrea Cocco.l dossier Lavinia Di Giorgio e Rosa Padrevita

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